Ceto: fra storia e preistoria
 
25040   Ceto
 

Chiesa dei SS. Faustino e Giovita

 
Museo Arte rupestre Chiesa o luogo sacro

 
A piedi

 
Paesaggistico Storico Architettura rurale

 

C’è una chiesa appena fuori Ceto, intitolata ai santi Faustino e Giovita, da poco restaurata con gusto, che merita una sosta per ammirare la sua particolare struttura neoclassica nell’ampio pronao sostenuto da grandi colonne. Mentre scendi le scale esterne in granito, come sempre, ti meravigli per le splendide posizioni panoramiche in cui furono costruite tutte le chiese della Valle. Nadro, frazione di Ceto, è un paesino con molte costruzioni sei - settecentesche e con esempi anche precedenti. Possiede una “casa torre” medioevale che dà un’impronta signorile a tutto il paese. È bello anche il campanile, appena staccato dalla chiesa, in granito con eleganti bifore, robusto ma slanciato, con merli ghibellini. Dal sagrato il panorama è splendido: la Concarena è lì, ti sembra di poterla toccare con le mani, paragonabile ad una persona dura, incorruttibile ma con un cuore tenero nel petto.


Nel Museo preistorico, antica casa medioevale con un portale di granito datato 1544, avrete consigli ed aiuti per la visita alle rocce incise del parco regionale di Ceto, Cimbergo e Paspardo. Una stradina molto suggestiva, alta di poco sulla valle, circondata da boschi di castagni e betulle, con muri a secco di grossi massi di granito, parte dell’antica Via Valeriana, ti conduce alle Foppe. Non ho preparazione sufficiente per parlare delle incisioni rupestri in termini prettamente archeologici, quindi dovrete accontentarvi d’impressioni personali che cercherò di proporvi senza grossi strafalcioni scientifici. Le incisioni delle Foppe, su arenaria grigia lisciata dal ghiacciaio, sono molto varie per quanto riguarda l’età. Vengono datate dal periodo neolitico fino ad età medioevale, risentono degli influssi del mondo etrusco, celtico e romano. Sulla roccia 24 troverete la “rosa camuna” più bella, più raffinata, più piccola di tutte quelle incise nella Valle, accanto a due guerrieri che danzano con il capo coperto da strani caschi raggiati. Questa composizione e tante altre ancora: le costruzioni abitative, credibili solo se le pensi frutto della fantasia o come immaginarie case degli dei, i pugnali e le alabarde dell’età del bronzo, le scene d’antica aratura, di caccia al cervo, le enigmatiche orme dei piedi, l’orante antropomorfo accanto ad un gruppo di canidi, le palette con un oscuro significato che sta fra la morte e la vita, interessano e conquistano il visitatore che sente come sue, soprattutto se camuno, le idee, i simboli e le espressioni degli antichi progenitori.


Prima d’arrivare alle incisioni, in un bel prato sulla vostra destra incontrerete una capanna preistorica, che riproduce esattamente le costruzioni incise nella roccia, montata usando i materiali e la tecnica d’allora; piacerà molto ai vostri bambini.
La gente di Nadro è simpatica, tiene molto al suo borgo antico, alle torri ed alle incisioni: porta scritto nel cervello più antico le esperienze millenarie degli uomini che, per primi, hanno abitato la sua terra.






Da vedere:
casa-torre, la chiesa dei SS. Faustino e Giovita, il Museo preistorico, le Foppe e il panorama della Concarena

Periodo storico:
la chiesa è stata ricostruita nell’attuale forma neoclassica nel 1838, in luogo della precedente Chiesa campestre, forse edificata dai Benedettini del Monastero di S. Faustino di Brescia.


Bibliografia
“…Ti racconto un itinerario singolare” Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine



 
COME ARRIVARE