Corteno Golgi: Nella valle del ''cuz''
 
25040   Corteno Golgi
 

Le Valli di S. Antonio

 
Museo Chiesa o luogo sacro

 
A piedi A cavallo In bicicletta

 
Paesaggistico Architettura rurale

 

Sono stata a Corteno, famosa per aver dato i natali a Camillo Golgi, premio Nobel della medicina del 1906 e per i suoi eroi della Resistenza.
Io, però, ci sono stata per interessi gastronomici più che storici, infatti, lì si mangia un ottimo “cuz”, il piatto più celebre della Valle, fatto di carne di agnello cucinata secondo la tradizione locale, introdotto, sembra, ai tempi delle invasioni ungariche del X secolo.
Il paese non ha più niente d’antico, ma vale la pena di visitare la parrocchiale di S. Maria Assunta, che ha un maestoso portale barocco e una porta con formelle di legno intarsiate. Mi sono piaciute anche le due cantorie laccate e dorate, le statue lignee poste alte nella parete laterale, rappresentanti S.Martino vescovo ed una Madonna in trono con Bambino del sec.XVII.



Una volta soddisfatte le mie voglie culinarie, ho lasciato Corteno per salire a S. Antonio, piccola frazione all’imbocco della suggestiva e protetta Val Brandet. Qui c’è una piccola chiesa che si chiama S. Antonio Abate alle Fucine. Entro: mi colpisce una statua lignea scolpita in Trentino, che rappresenta un bel santo barbuto ed espressivo. A farmi sorridere sono il lungo bastone, a metà incerottato, con il classico “campanel” ed un roseo “pursilì” accucciato ai suoi piedi che, se non fosse per il caratteristico grugno, assomiglierebbe molto di più ad un cane con le lunghe orecchie penzolanti. In un angolo vedo il bastone per le elemosine, tutto dorato ed altri con un cappelletto per spegnere le candele, proprio come quelli dei miei ricordi infantili. C’è un bel confessionale con una inusitata forma a trapezio ed in alto nella volta mi appaiono le pitture più ridicole (non lo dico con disprezzo, ma se mai con tenerezza) e più simpatiche che abbia mai visto: esse narrano episodi della vita del santo protettore degli animali, vestito di colori turchini come un principino medioevale.


Il paesetto sembra dimenticato dal mondo, eppure è così puro e vero, sperso in un angolo di paradiso fra due ripide scarpate verdi, dove i contadini stanno raccogliendo il fieno e fasciandolo con grosse coperte di tela. Suona come una musica il suo torrente limpido; scorre fra grossi massi di granito che creano cascatelle, laghetti e piccole spiagge di sassolini rotondi, dove è bello sedersi al sole e lasciar giocare i bambini. Mi bagno i piedi in questa gelida acqua rivitalizzante e mi vien voglia di mettere le mani sotto i sassi se mai trovassi qualche pesciolino come mi succedeva da ragazzina. Ci sono parecchi fienili, caratteristici di questa zona, con pareti di grossi e lunghi tronchi allineati e tanti ponticelli di assi, che uniscono un prato all’altro: la valle è tanto stretta in questo punto che sembra fatta soltanto per farci correre il suo torrente pescoso. Su un filo teso tra un tetto e l’altro pendono panni stesi con fasce e pannicelli da neonato: allora c’è ancora speranza per questo borgo abbandonato! Mi assicurano che qui si vendono le patate più buone di tutta la valle, ma non trovo anima viva per chiedere se posso comperarle. Torno a Edolo passando per Santicolo, guidando lungo una strada circondata da prati e folta vegetazione; davanti mi fanno luce due montagne illuminate da un rosso tramonto.





Note:
nella Riserva Naturale “Valli di S. Antonio”, istituita nel 1983, è possibile trovare 2 rifugi alpini, ampie aree pic-nic, sentieri attrezzati percorribili a piedi, a cavallo o in mountain-bike. Paradiso per gli amanti della natura è un oasi di pace per ermellini, scoiattoli, cervi, gufi, marmotte… è inoltre luogo di nidificazione dell’aquila reale, del gallo forcello e di quello cedrone.

Da vedere:
la parrocchiale di S. Maria Assunta, la chiesetta di S. Antonio, la mostra dedicata a Camillo Golgi e il paesaggio offerto dalla Riserva Naturale “Valli di S. Antonio”


Bibliografia
“…Ti racconto un itinerario singolare” Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine



 
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